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Centellino i miei pensieri come un tesoro di rare monete dorate,
con gli occhi sfumati guardo un particolare, insignificante ai più,
ne condivido l'essenza che il tuo essere sa comprendere,
toglierne corteccia
rendendolo ancora più prezioso,
non superfluo.
Due pensieri s'intrecciano a vite di distanza,
danzano assieme improvvisando,
a volte fuori tempo,
altre sulla punta di piedi del più leggiadro danzatore.
S'avvitano fiocchi di seta porpora che nessuno osa tagliare,
petali di rosa cospargono il vissuto,
qualche spina
qualche goccia di sangue,
inevitabile, giace sul cammino.
Il nostro giardino riposa sotto la neve abbracciata
timoroso della timida primavera,
in attesa dei vedere gemme di luce lottare,
sollevare le nere tende, polverose e pesanti,
l'arazzo dell'inverno trascorso,
mai così buio e freddo.
D. - 1 febbraio 2009
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