martedì 17 maggio 2011

Occhi


Dove posso poggiare lo sguardo?
Dove troveranno riposo
questi miei comuni occhi
se non nell'orizzonte infinito dei tuoi
che ne sgretola l'inclinazione diffidente,
l'espressione seria
dettata dalle maschere della vita?
Sino a sciogliersi
sul profilo del tuo volto,
su labbra custodite solo
per esser baciate
e per cantare
le più dolci canzoni.


Dove riposeranno i miei pensieri
che si librano non dallla mia mente,
spiccando il volo dal cuore,
sincero
se non volando
assieme ad altri pensieri di vita pulsante
desiderosi solo
di trovare lo stesso ritmo?


Anche il credere di esser soli
non essendolo,
io prigioniero di un corpo
che vorrei non avesse confine
fino a diventare monte
per giungere da te,
sino a divenire mare,
e baciare la riva della tua casa,
quella che ti porti nel cuore
Cosicchè vorrei essere
il tintinnare delle vele a riposo,
una barca ormeggiata sulla banchina
sotto la luce alternata di un faro
ne mostra gelosamente la sinuosa forma
ad occhi attenti
che sanno vedere oltre
e dentro
e coccolata dalle onde dolci di bonaccia
o spazzata da moti di tempesta,
sarebbe sicura della protezione del suo gigante
che veglia sulla vita del mare senza fine,
alternanza che appartiene al mondo,
come giorno e notte,

come estate inverno
come io a te.

D. - 24 agosto 2008


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