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Come colmare il tempo che trascorre tra l'ultimo ciao,
l'ultimo sguardo?
Guardare e perdonare mani
che fanno quello che non vorrebbero
costrette da manette fatte di minuti, tramonti ed albe
ad allontanare quello che per me è tesoro
So leggere le tue parole anche quando non le scrivi
spazi bianchi che riempiono la pagina di punti interrogativi
e pur ci sei, per me, come ogni minuto fa da staffetta al precedente
per riceverne il carico
e a volte è stato troppo pesante.
E ti dimostrerò fino che avrò forza,
finchè mi sorreggerà la schiena,
fin che i miei occhi sapranno stupirti e reggere il tuo sguardo
che io sono qui, che non è un caso,
che c'è di più, se è scritto è scritto.
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