sabato 9 gennaio 2010

Eccoci...



Risalgo il fiume,
calcio sassi per allontanare il ricordo di un brutto sogno,
per scacciare cattivi pensieri.
Cerco la fonte alla quale mi sento d'appartenere,
come se io fossi acqua pura che scende
e un momento dopo pioggia che l'alimenta.
Ne sono parte e partecipe
e da essa non posso allontanarmi,
ed esiste solo l'oggi, niente domani ne ieri,
ciò che conta è che questo momento non passi troppo di fretta,
o che non divenga troppo freddo
e l'acqua ghiacci nella tormenta.
E se scendessero lenti dal cielo fiocchi di neve
saprei aspettare un altro modo, un altro momento
o forse un piccolo raggio di sole
che sciogliendomi mi riporterebbe da lei.
E se venisse il caldo e tutto inaridisse
aspetterei la stagione delle piogge
per parlarle di viaggi lontani,
di come mi manca la sua acqua di cristallo,
di come una piccola goccia di pioggia si tramuti in fiume
e capisca qual è il suo posto nel mondo.

D. - 1 maggio 2008

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