sabato 16 gennaio 2010

Due parole...



Ti alzerai ora,
e la sentirai la mia forte presenza,
riflessa sul vetro della tua finestra,
la mia immagine che ti accompagna.
Tienimi con te almeno un'altra ora, un altro giorno,
lascia passare ancora il mio amore,
pensami ancora senza barriere,
non c'è prigione se non nel nostro cuore.
Tienimi con te ancora un giorno,
amore.

D. - 5 maggio 2008 ore 5:43

sabato 9 gennaio 2010

Eccoci...



Risalgo il fiume,
calcio sassi per allontanare il ricordo di un brutto sogno,
per scacciare cattivi pensieri.
Cerco la fonte alla quale mi sento d'appartenere,
come se io fossi acqua pura che scende
e un momento dopo pioggia che l'alimenta.
Ne sono parte e partecipe
e da essa non posso allontanarmi,
ed esiste solo l'oggi, niente domani ne ieri,
ciò che conta è che questo momento non passi troppo di fretta,
o che non divenga troppo freddo
e l'acqua ghiacci nella tormenta.
E se scendessero lenti dal cielo fiocchi di neve
saprei aspettare un altro modo, un altro momento
o forse un piccolo raggio di sole
che sciogliendomi mi riporterebbe da lei.
E se venisse il caldo e tutto inaridisse
aspetterei la stagione delle piogge
per parlarle di viaggi lontani,
di come mi manca la sua acqua di cristallo,
di come una piccola goccia di pioggia si tramuti in fiume
e capisca qual è il suo posto nel mondo.

D. - 1 maggio 2008

Cavaliere


Dove sono i miei sensi di colpa?
Li ho gelosamente custoditi come gioielli da mostrare
come armi per difendermi,

esibiti come parte di me.
E ora li vedo per terra gettati, inutili

serrature scardinate da un abile mano.
E non so se ho meno peso,

se mi potrò librare leggero
o se un domani ne raccatterò i pezzi

per poterli assemblare
e così indossare di nuovo

la mia vecchia armatura.
Ma tu no, non sei mia nemica,

armi non porti,
ma doni di fiori, parole ed emozioni
posso chiudere gli occhi e voltarti le spalle
sicuro che non mi faresti alcun male,

che se indietro ricadessi
lasceresti senza indugio la tua vita

per sorreggere la mia.
Li vedo chiaramente, inutili cimeli,

che lascerò li fino a quando potrò,
li seppelliremo insieme, li dimenticherò,

scorderò il punto dove li ho abbandonati,
brucerò la mappa che mi riporterebbe qui

dove ci siamo ritrovati,
e nessuna lacrima verserò per loro,

tu ne hai versate gia troppe.


D. - 3 maggio 2008

Ali nere


Giorni eterni che scindono mesi,
hanno dissolto i punti che cucirono la ferita,
annegati nel tempo
e nella tua testarda cura.
Rimane al tatto un piccolo segno,
poca, bianca pelle callosa,
di cerebrale, onirico ricordo.

E hai allargato le braccia
erigendoti sulla scogliera,
incurante di vento, pioggia e dolore,
ambendo e così meritando
il dono nascosto nella tempesta.

E con bocca di donna l'avevi già chiamato,
tu sola ne eri convinta,
lo hai scorto con gli occhi del cuore,
che vedono ragioni
che gli altri occhi non possono vedere.

E tra tumulti di fredda incoerenza,
hai saputo parlami con voce scritta,
intingendo calamai di rosso dolore.
Hai abbattuto ostacoli e demoni umani,
caparbia e sicura hai strappato le mie nere ali,
i miei bui pensieri.
Ora, bianche e splendenti,
appartengono a te.

D. - 3 maggio 2008

venerdì 8 gennaio 2010

Nothing...



Vento sull'acqua,
luci tremolanti si trasformano
da piccoli punti
in serpenti color oro nella buia sera,
un sasso, poi un altro e di nuovo
cerchi concentrici che si allontanano dal loro centro,
e io so che si allargheranno fino a morire,
lontani, troppo lontani
dal loro cuore.

D. - 30 aprile 2008

domenica 3 gennaio 2010

Perdonami...

Ricordo un rumore,
le labbra che si dischiudono e fiato corto che mi scorre sul collo,
tra la spalla e l'orecchio.
Un suono bellissimo, l'eco di parole che dicono "ancora..."

Brividi elettrizzanti inondano i nostri corpi.
Vibrazioni, le chiamavamo noi, pathos direbbero altri,

uno dentro l'altra senza poter distinguerne entità, odore, anima.
Due facciate dello stesso foglio,

un amore cosi forte da passarlo da parte a parte
come fa un pennarello che traccia segni indelebili,
disegnando un cuore che risulta uguale osservato da ogni lato,

e resta forse spazio per scrivere,
forse un altra pagina ancora, non di ricordi, ma di futuro.
Io ci credo e tu?
So quanto mi ami, so quanto mi vuoi bene, so quanto speciale sei.


D. - 25 aprile 2008

Complice la Luna


L'eco del piano mi riporta a te,
nè tempo e nè spazio esiste ora,
immagino le tue braccia calde e morbide,
onde del mare che lentamente
si appoggiano sulla spiaggia,
forse un pò esauste.
Sono capaci di mitigare
una dopo l'altra
impronte come ferite,
lasciate dal passaggio di eventi e persone,
i segni della vita che ognuno accompagna.

Tu non mi avevi chiesto niente di più
ed io ho saputo darti solo di meno,
ma mi hai detto ancora "ci sono",
"non sono andata via",
come la mia alta marea ad appianare tutto ancora una volta,
forte e decisa,

e se te lo dicessi, tu risponderesti
"complice la luna",
tu che mi racconti ancora
che ero il tuo sole.
Cosa mi manca di te?
Il rumore del mare.
Una poesia per un giorno triste.
Non ho merito per essere quello che sono,

nel bene e nel male
Non ho meritato il tuo cuore e la tua intelligenza,
Non ho merito per tutto l'amore che mi hai dato,
unico, raro, bellissimo.
Rimpiango soltanto
l'aver meritato di averti perso.


D. - 13 aprile 2008

Buona Giornata...

Anche se mi accompagna ormai ogni mattina
il pensiero di scoprire se il nuovo giorno sarà "sì" o sarà "no"
da quale lato penderà la tua inflessibile bilancia
quel pendolo che scandisce impietoso gli attimi del tuo sentire
tanto da farmi sentire inopportuna se non attendo un tuo cenno
una tua indicazione prima di rivolgermi a te
Anche se è così stamattina come chissà quante mattine che verranno
Anche se oggi è domenica, e so cosa vuol dire
Trafitta dall'enormità di questo sole meraviglioso
Non posso non rivolgerti un pensiero
E condividere con te queste immagini e questi suoni
Buona giornata...

C.- 6 aprile 2008