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Tocco con le mani il vetro freddo
dall'altra parte la tua, a specchiare la mia
l'alone della mia mano si disegna sul vetro
come l'espandersi d'amore nel tempo.
Il treno corre veloce calzando percorsi obbligati
ritmici battiti si confondono con i nostri cuori
persone e stazioni entrano ed escono
ma sembrano immobili, il tempo scorre molto veloce
Sono sceso un secondo ed è ripartito
l'ho rincorso, ma non ci sono riuscito
le porte si son chiuse lasciandomi giù
Qualcuno mi ha chiesto il biglietto,
ho guardato incredulo la data del tagliando,
c'era scritto.... febbraio 1998......
D. - 22 maggio 2008
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