![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiovolVGuQIYUmXoq03Suz10ktt-vAt0_TZZr4y-jCSC4C0_tTpr22v_dC_2HwDvxsbgbWwaagOdqZ0wZgc_Bgr_pN7d3WIIJd8WUNhT8FqVQO-tj2YU9sc0npvFieUEEglfsDKaQ8pTwuv/s200/sabbia1yx9.jpg)
Ti stringo tra mani
che mostrano nocche biancastre,
qualche destino ha deciso di portarci lontani.
Scivoli via, inesorabilmente,
sfili tra le mie dita lasciando sapore di salsedine,
o forse sono ricordi dei nostri ultimi baci salati.
Ti porto con me,
come sabbia deposta nei miei ricordi di gioia
come le memorie eterne di un fiume
che scorra dentro il suo letto.
Tengo nella mia mano destra, la mano buona,
la nostra clessidra.
Osservo le svariate sfumature di piccoli quarzi mettersi in fila, uno ad uno,
incapaci di fermasi,
di sfuggire al loro destino,
un destino che qualcuno ha scelto per loro.
E come posso pensare di poterla capovolgere io,
per fermarne l'incedere
o perché tutto accada di nuovo?
Quello che vorrei fare
è piangere su quella sabbia
se questo servisse a renderla unita,
a cambiare la vita che avanza verso il suo scopo,
così, ancora una volta,
essa non potrebbe procedere per il suo corso,
allora potrei fermare tutto
un attimo prima che anche l'ultimo, piccolo
granello sia scorso e perso per sempre.
Ti ho amato, ti amo e ti amerò sempre.
D. - 29 marzo 2008
0 commenti:
Posta un commento